Un ventenne oristanese è ricoverato con una lesione a un occhio, un ragazzo dell’hinterland è finito in ospedale senza quattro denti.
Un’improvvisa scarica di pugni, il sangue e il dolore lancinante. Enrico, ventenne oristanese, è ancora ricoverato al San Giovanni di Dio per le lesioni all’occhio destro. È l’ultimo dei pestaggi ai danni di studenti nella zona vicino alla mensa universitaria di via Premuda. L’ultimo, non l’unico: altri ragazzi sono stati aggrediti da teppisti di quartiere che si muovono in gruppetti di cinque o sei. Il loro raggio d’azione arriva anche a via Is Maglias: qui Roberto, un ventiquattrenne di Assemini, è stato accerchiato e picchiato finendo la serata all’ospedale senza quattro denti.
NUOVO ALLARME Era da alcuni mesi che l’emergenza sembrava passata. Invece, per i tanti ragazzi che ogni giorno vanno a pranzare e cenare nella mensa di via Premuda, la paura di finire sotto il tiro dei bulletti di quartiere è sempre una triste realtà. Lo testimoniano i recenti episodi che hanno riportato alla luce un problema mai risolto: la convivenza tra le strutture universitarie e il rione di Is Mirrionis. Qualche giorno fa è toccato a un ragazzo di vent’anni di Oristano, studente fuori sede, finire sotto i colpi di alcuni teppisti: dopo aver cenato, verso le 21, si stava dirigendo verso casa quando, in via Abruzzi, è stato colpito alle spalle. Pugni e calci sferrati da due persone. Un pestaggio lampo dagli effetti devastanti: Enrico è rimasto a terra sanguinante. Qualcuno ha chiamato un’ambulanza e il giovane è stato portato al Brotzu. Aveva delle lesioni a un occhio ed è stato trasferito nel reparto di Oculistica del San Giovanni di Dio. Terrorizzato non parla e ha affidato al padre il compito di denunciare quanto accaduto ai carabinieri della stazione di Stampace.
VIA IS MAGLIAS «Le provocazioni sono continue», dicono gli studenti all’uscita della mensa. Nessuno vuole dare il suo nome, segno comprensibile di paura di ritorsioni. Altri due ragazzi, uno di Assemini e uno di Cagliari, sono stati picchiati da un gruppetto di sei persone in via Is Maglias, poco prima delle 22: Roberto è finito in ospedale con le labbra spaccate, senza quattro incisivi superiori e contusioni in tutto il corpo. Se la caverà con trenta giorni di cure. Il fatto è stato denunciato alla polizia. Clima teso anche in via Monte Santo: spesso i ragazzi che vivono nella casa dello studente sono presi di mira da squadriglie formate in via Castelli. Lanci di pietre e uova, piccoli furti e provocazioni sono il menù quasi quotidiano.
SPOSTARE LA MENSA «Gli episodi che capitano in via Premuda», commenta il presidente dell’Ersu, Christian Solinas, «sono stati argomento di un incontro con il Prefetto. Si sperava in un maggior controllo delle forze dell’ordine, ma non basta. L’unica soluzione è il trasferimento della mensa, quando sarà pronto il nuovo campus universitario». (m. v.)
Questa è la notizia di un paio di giorni fa, di cui sono venuta a conoscenza solo ieri da Trattalia. Is Mirrionis è un quartiere popolare di Cagliari, dove vivono moltissimi giovani senza prospettive lavorative o di svago, con un tasso di abbandono scolastico tra i più alti d'Italia, quindi un grado di ignoranza granitico. Ora io capisco tutto, capisco il disagio sociale, capisco l'ignoranza, capisco la rabbia, ma perché devono sfogarle così ? Dove cavolo sono le istituzioni ? dove cavolo è la polizia ? E il parroco perché invece di starsene seduto tranquillo nella sua chiesa con l'aria condizionata non va in giro a parlare con queste persone, lo insulteranno una volta , 2 volte, ma alla fine lo ascolteranno, perché nessuno spiega loro che ci sono altre vie d'uscita al di fuori della violenza, perchè nessun coetaneo del loro quartiere si fa avanti per parlarci, perché lasciano tutto cosi come è : cioè da schifo ? E loro che cosa cercano con le botte e le lesioni permanenti che danno ? cercano consensi ? sfogo ad una rabbia cieca che neanche gli animali più feroci conoscono? oppure lo fanno per noia ? e che bei vigliacchi che sono non girano mai in meno di 6 persone, e se la prendono solo con gli studenti fuori sede... sanno che con i cagliaritani avrebbero più possibilità di essere identificati.... e i genitori delle vittime che cavolo fanno ? perché stanno zitti? Cazzo sarò esagerata io ma se mi trovassi davanti mio figlio con la prospettiva di perdere 1 occhio io, farei un casino che non finisce più, mi sarei incatenata davanti all'ufficio del sindaco, avrei chiamato tutti i giornali, i TG, e invece la notizia e sempre defilata nei giornali locali, e nei TG regionali importanti non viene minimamente menzionata.... la polizia poi .... come al solito aspetteranno che gli imbecilli vigliacchi si spingano troppo oltre, provocando lesione gravissime... o addirittura la morte di qualche ragazzo e allora si griderà allo scandalo, si farà una grossa operazione di polizia, si sbatteranno per un po i tipi in prigione, e poi usciranno, più incazzati, più ignoranti e più violenti di prima... e non sarà servito a nulla...
2 giorni fa
7 commenti:
ma dove andremo a finire?
E' incredibile che debbano accadere queste cose, senza che nessuno intervenga concretamente per fermare l'escalation di violenza! Bisognerebbe con maggior convinzione andare in questi quartieri più difficoltosi e portare novità, iniziativa, aiuto a tutti quei giovani che non hanno input da nessun'altra parte, che sono abbandonati a loro stessi... e tale abbandono, purtroppo, li induce e quasi li giustifica a compiere azioni sconsiderate e violente, così, in maniera assolutamente gratuita. Credo che la colpa sia un po' di tutti in questi casi: l'indifferenza generale del "finché non mi succede personalmente, non m'interessa"; è colpa delle Istituzioni che lasciano le zone più degradate all'abbandono; è colpa del parroco, come dici tu, che dovrebbe essere il primo a metterci la sua presenza e iniziativa per far cambiare questi ragazzi...
E' questione di quelle famose politiche che dovrebbero essere indirizzate a coloro che sono rimasti indietro, concedendo quelle opportunità che pensano di non avere, ma che potrebbero, dovrebbero avere... Ma la società è troppo cieca per rendersene conto.
Mi spiace per questa emergenza bullismo, mi auguro che si riesca a fermare prima che ci scappi il morto.
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Ok, allora quando torno, mi farai sapere come ti è sembrato il mio libro!!! ;-))
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Cara, certo che te la mando la cartolina! Siccome vado via domattina presto, se puoi scrivimi entro stasera l'indirizzo, così lo prendo e lo trascrivo! Scrivimi l'indirizzo sul mio blog... oppure se preferisci un po' più di privacy puoi mandarmelo via mail, qui:
silvia_ponzo@virgilio.it
@darjo: non lo so e francamente mi spaventa il fatto che ci siano un gruppo di persone così snza remore sociali, o di altro tipo che gli faccia dire ok basta smettiamola qui.
@Silvia tesoro, sai la cosa che mi da più fastidio: e il fatto che Cagliari non è una città abituata alla violenza e quindi mi aspettavo più partecipazione più indignazione generale... e invece.. come se fosse tutto normale!!
mah..sono senza parole..grazie del tuo kommentuccio..rx passa da meeee
La notizia di oggi: 30 ragazzi di Città di Castello arrestati per danneggiamenti, lesioni e furti. Tutti figli della borghesia bene.
Le accuse sono pesanti.
Loro hanno dichiarato: ci annoiavamo.
E i genitori invece di agire con i controcazzi, hanno smotato il fatto dicendo: sono solo ragazzate.
E sì, quando ammazzeranno qualcuno diranno che sono ragazzate?
Il problema di fondo è che si tratta di ragazzi senza educazione, ideali e coscienza.
Sono daccordo con te sotto tutti gli aspetti, io sono stata super educata dai miei, e ho vist il risultato di cattiva educazione su molti miei coetanei... alcuni crescendo sono maturati, altri non hanno fatto in tempo...
A mio parere ancora prima delle istituzioni e del parroco che sono stati citati nel post, la RESPONSABILITA' come già avete scritto precedendomi nei commenti è DELLE FAMIGLIE da cui provengono questi "Esseri NON Umani".
Quindi molto dipende dall'educazione.
Un abbraccio....
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