lunedì 30 marzo 2009

PIRANDELLO E CAMILLERI

Ho terminato ieri il bellissimo libro di Pirandello " Suo marito" che mi ha coinvolto e commosso e mi ha colpito come non mi succedeva da un po ormai... ( se avete notato l'elenco di libri bellissimi mese per mese è ferma da un po). Parla della storia di una giovane scrittrice e del rapporto ribaltato con il marito. Ho letto quasi tutto di Pirandello , e la cosa che mi colpisce di più e che non mi delude e non mi stanca mai...e sebbene le storie siano sempre ambientate nel secolo scorso io le trovo veramente attuali. La cosa sorprendente e come sia riuscito a capire profondamente l'animo della donna divisa tra i tanti ruoli che nella vita si succedono. MI è capitato il mese scorso di incazzarmi molto per l'ultimo romanzo di Camilleri ( l'età del dubbio) lo sapete io adoro Camilleri ma penso che in questo ultimo libro abbia toppato si è permesso ( a mio parere senza esserne capace ) di creare un personaggio femminile che di femminile non ha nulla, il personaggio in questione per non decidere tra 2 uomini si lascia morire.... lasciatemi dire che è impossibile che una donna decida di morire per non decidere per vigliaccheria insomma... una donna non si lascerebbe mai morire per due uomini....ne sceglierebbe uno o li manderebbe a cagare tutti e due... e li vedrebbe tutti e due... insomma la donna descritta da camilleri non è una donna. Dopo l'amaro in bocca che mi ha lasciato questo libro con i piedi di piombo mi sono avventurata nella lettura di Pirandello ( quasi certa che avrei trovato giudizi e pregiudizi sulle donne visto il periodo ...) e invece... incredibile.... ha descritto così bene le lacerazioni mentali a cui moltissime donne sono sottoposte che mi ha fatto quasi paura.... e la prima volta che mi capita di pensare che un uomo abbia veramente capito una donna. Non voglio dire che gli uomini siano stupidi e non capiscano le cose... anche noi donne molto spesso non capiamo gli uomini ( quindi siamo pari) solo che le mille sfumature del pensiero femminile non sono facili da sottolineare così bene come ha fatto Pirandello.... che bello.... finalmente una meraviglia di libro.

14 commenti:

cometa ha detto...

Credevo di aver letto (o almeno approcciato) tutto Pirandello, invece questo non lo conosco. Grazie per la segnalazione.
Quanto a Camilleri, per me è un grandissimo, ma non si è mai cimentato nel romanzo psicologico. In lui, il profilo delle persone individuali è quasi soffocato dalla Storia, dalla cultura del potere e del "si è sempre fatto così", dalla celebrazione della lotta contro l'inerzia e la rassegnazione.
Ciao, cometa

Chantilly ha detto...

interessante. non conosco Pirandello. e quel poco che avevo studiato a scuola, non me lo ricordo. al momento non ho voglia di leggere cose troppo profonde e filosofiche percui lo lascerò da parte ma comunque in lista.
non credo che nessuno, nè donna nè uomo, si lascerebbe morire per la ragione descritta dal Camilleri, e se lo facesse sarebbe per altri (grossi) problemi. ma goditeli tutti due, no?
buon fine settimana.
come va con il violoncello e gli studi?

la S-Fusa di natura ha detto...

ei scusa per il ritardo...ma con la scuola non ho mai tempo!
come avevo fatt a sbarazzarmi da qll problema...scusa ma non me lo ricordo...mi sembra che l'avevo ignorato...
ciaooooooooooooooooooo!!!

Vele Ivy ha detto...

Ciao, il tuo post mi è piaciuto vermanete molto. Io adoro leggere e uno dei miei autori preferiti in assoluto è Pirandello. Trovo come te che sia estremamente attuale, del resto riesce a cogliere l'assurdo della vita e le maschere che portiamo, è come se scoprisse i segreti di tutti noi lettori.
Il libro che hai letto io l'ho studiato al liceo, anche a me la trama era sembrata interessante... mi incuriosiva il fatto che la protagonista fosse una donna. Poi, per un motivo o per l'altro, non ho mai letto il romanzo intero. Ma ora sono sicura che lo farò, lo metto subito in lista!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Pirandello credo abbia ampiamente dimostrato di conoscere profondamente l'animo umano, le sue lacerazioni più profonde e le seue debolezze.

Camilleri... passo oltre gracias :-)))

Tyreal ha detto...

Difficilissimo è tratteggiare con realismo le sottiliezze psicologiche delle persone, siano esse uomini o donne. La grandezza di certo autori sta proprio in questo, e Pirandello è stato senz'altro uno dei migliori in quest'ambito.
Camilleri, d'altro canto, ha sempre puntato più al "dipinto", alla descrizione visuale di uomini e ambienti più che all'approfondimento del carattere. Sono stili diversi, ma resto dell'idea che senza buoni personaggi difficilmente si può avere un buon romanzo.

Tyreal ha detto...

pardon: "sottigliezze".

Teresa Vargas Feria ha detto...

Hello
I feel much of the earthquake, I hope that you and your family
feel well.

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Direi due maestri della letteratura italiana....mi inchino a questi nomi.

Il terremoto in Abruzzo è una tragedia immensa che lasciano senza parole. Dobbiamo pregare e cercare di starli vicini affinché possano superare questi brutti momenti

FolleRumba ha detto...

un saluto e tanti auguri

ciao follerumba

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Tantissimi auguri di buona Pasquetta a te e a tutti i tuoi cari!

Anonimo ha detto...

non amo Camilleri, così come non amo l'"idea" del ponte sullo stretto.
Adoro Pirandello, moderno sempre.


diotima47.blog.tiscali.it

sfrisolo ha detto...

Ciao, come te la passi? ci sei ancora? un saluto!

Rosa ha detto...

Ciao, tutto bene?
Passo per augurati Buon 1 maggio (almeno oggi ti sarai riposata!?)

P.S.Bisogna conoscere la Sicilia, la sua storia, le sue tradizioni, cultura, riti e consuetudini per comprendere i personaggi descritti dagli autori siciliani. Personaggi che rappresentano categorie assolute del genere umano.
Cioè, ogni personaggio rappresenta un simbolo assoluto, il simbolo del gallismo, della discendenza divina del popolo siciliano, di una decadenza che non vuole cedere, della rassegnazione, del fatalismo.
Camilleri con i suoi romanzi aiuta a far capire quell'umanita` che e` il risultato di un luogo particolare ( dove la borghesia nobiliare è sopravvissuta fino a qualche decennio fa) e di un condizionamento storico particolare.
Il siciliano è il frutto della cultura araba, spagnola, francese, normanna, tedesca; e prima ancora abbiamo avuto i fenici, i greci, gli africani di cartagine e gli imperialisti romani.
Camilleri non è un sociologo, come lo era Pirandello, è un grande narratore che ci illustra dei modelli del genere umano che fioriscono in Sicilia.
Camilleri da buon siciliano,conosce perfettamente questi atteggiamenti e li eleva alla ennesima potenza proprio perchè li depreca fortemente.

Ti abbraccio
Rosa