martedì 11 novembre 2008

SENTENZA

Oggi è arrivata la sentenza per i 3 ragazzini di 14 anni che hanno violentato e ucciso la ragazzina loro coetanea che frequentavano tutti e tre...... hanno dato 20 anni di carcere a tutti .....cosa dire? questa storia è di uno squallido e di un orrore che non hanno limiti, per l'eta dei protagonisti..... e della vittima.... una bambina che aveva rapporti con 3 ragazzini contemporaneamente....ma i genitori DOVE CAVOLO ERANO ???? Come si fa a non accorgersi che cè qualcosa che non va ( e non ditemi che e tutto a posto se una BAMBINA di 14 si concede così.... ) e la completa follia dei ragazzini che dopo aver confessato hanno chiesto se potevano tornare a casa....ma come si fa ad avere un vuoto mentale così forte?? io 20 anni di carcere gli avrei dati ai genitori...e di tutti e 4...
Scusatemi se ho detto qualcosa di troppo forte...ma sono troppo inca.....ta

lunedì 10 novembre 2008

CIAO MAMMA AFRICA







Ragazzi, che tristezza.... sono attonita e stranita, Miriam Makeba con la sua musica bellissima ha sempre fatto parte della mia vita, era ancora così giovane, e aveva ancora tanto da dire e tanto da fare... che ingiustizia....l'unica cosa che mi consola e che sino all'ultimo ha fatto quello che amava fare: CANTARE...



Ciao Miriam.

venerdì 7 novembre 2008

MAMMA SPARATEMI 2

Nei TG hanno un vizio tremendo che proprio non passa mai, parlano del consumo di droga ( in pesantissimo aumento nei giovani) parlano di come i ragazzini inizino a consumare cocaina già a 13 anni e durante il servizio cosa fanno vedere??? UNA MANO CHE SPARGE LA COCAINA IN UNA SUPERFICIE, LA DIVIDE IN VARIE PARTI... MA CHE CAZZO E ??? un corso accelerato su come si usa la cocaina???? in alcuni tg si spingono oltre facendo vedere persone che avvicinano il naso ad una piccola cannuccia con cocaina già ben divisa sulla superficie....ma perchè dato che ci sono non mettono i sottotitoli con scritto come è meglio tagliarla e consumarla... con quale vino si accompagna meglio??? MA SONO TUTTI PAZZI??? ma che razza di bisogno ce di far vedere come si usa la cocaina.... non è che le persone si svegliano la mattina e dicono aaah speriamo che oggi facciano finalmente vedere come cavolo si usa la cocaina..così proseguo con più serenità e gioa la mia giornata lavorativa... ma con tutti i vuoti culturali degli italiani proprio quello devono colmare????

giovedì 6 novembre 2008

CORIANDOLINE







Ogni tanto leggere belle notizie fa bene al cuore, in questo articolo si parla dello stesso argomento che mi aveva incuriosito e affascinato un paio di mesi fa:
Bambini ARCHITETTI - IL QUARTIERE CON LE CASE ANTI-MOSTRO
A Correggio, in provincia di Reggio Emilia, è nato «Coriandoline», un posto speciale dove i più piccoli hanno guidato gli adulti professionisti. Quella cittadella a misura d'infanzia è un'isola felice che riconsegna ai bimbi la loro creatività e promette un futuro migliore per vivere con gioia la quotidianità
Arianna Di Genova
In tempi così punitivi per l'infanzia e l'adolescenza, dove i cinque in condotta sono pronti a fioccare e ragazzini con colletto bianco inamidato e grembiuli dovranno marciare in cortile nella loro (unica) ora d'aria - è questa la scuola che si prospetta nel nostro immediato futuro -, l'esperienza portata a termine a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, è un'isola felice. E soprattutto vale come una promessa per una rinascita possibile del «bambino creativo» che tanto abbiamo amato perché in lui riconoscevamo un individuo originale, in grado di autodeterminarsi e inventare un mondo diverso. Proprio lì, in una terra che prima era solo aperta campagna, si inaugurerà il 16 settembre il quartiere Coriandoline, un progetto fortemente voluto dalla cooperativa degli abitanti Andria. Il quartiere è disposto a ferro di cavallo e si snoda fra via Malaguzzi e via Rodari (l'errore che fa virare la realtà, le storie all'incontrario, gli inciampi linguistici che diventano meravigliosi racconti....): è qui che si sono trasferite circa venti famiglie di qualsiasi tipologia sociale e età. Il complesso architettonico si presenta come il bosco di Hansel e Gretel senza però streghe cattive né vegetazione inquietante che toglie la luce e spezza il respiro: le case sono colorate, celesti, verdi, arancioni, sfoggiano forme fantasiose e le loro facciate sono spesso trasparenti. Chi vi soggiorna, infatti, deve poter guardare fuori, scoprire la neve che cade o individuare al volo un amico che passa in bicicletta. Esiste addirittura una piazza per la comunità (che non è un centro commerciale) e la strada è esclusivamente pedonale, rispettando uno dei parametri descritti dai bambini, «noi vogliamo vivere in un quartiere non trafficoso....». È un posto speciale Coriandoline , un po' fiabesco, un luogo fatato che nel corso di tredici anni di ricerche ha accolto le esigenze di settecento bambini delle scuole materne, dai tre ai sei anni. Gli adulti, consapevoli delle loro professionalità, hanno dovuto compiere un solo sforzo: disporsi all'ascolto non distratto. Nel tempo, si sono susseguiti laboratori, mostre, dibattiti, notti e pomeriggi di prove: il tutto in compagnia di architetti, pedagogisti, paesaggisti, ingegneri, scrittori, artisti, insegnanti e piccoli alunni, per giungere all'invenzione di una «abitabilità» da sperimentare ogni giorno, messa in opera da una nuova tribù di cittadini. I lavori per il quartiere «in carne e ossa» sono iniziati nel 2003, l'anno scorso sono stati ultimati quelli esterni - giardini e arredo urbano - e adesso, con l'estate agli sgoccioli, la città di Correggio può concedersi di festeggiare il desiderio esaudito. Il Genio di Aladino, per una volta, è stata la voce dei bambini. «L'adulto dimentica com'era quando era piccolo...», dice Laura Malavasi, pedagogista della cooperativa sociale Argentovivo che ha collaborato attivamente a tutte le fasi del progetto. È giustamente orgogliosa che Coriandoline oggi esista davvero, che i media stranieri invadano Correggio, che quel quartiere rappresenti l'utopia di una società «a misura umana». Il Peggy Guggenheim, nel 2001, ha conferito al quartiere un premio per la sua capacità di interpretazione poetica del quotidiano. «Il nostro progetto è stato 'matto', molto fantasioso. In realtà, quella prospettiva si è dimostrata una strada percorribile. Abbiamo perseguito un obiettivo che in fondo era a portata di mano: compiere una serie di interventi urbanistici che fanno riferimento a un sapere adulto utilizzando anche le conoscenze dei bambini. Ci vuole un'autentica capacità di ascolto e la volontà di mettersi in gioco. I bambini producono pensieri e ipotesi con soluzioni molto intelligenti. Il nostro punto di partenza è stato il loro 'parametro' e, alla fine, è stato qualcosa che è servito pure ai grandi. Seguire le loro esigenze ha significato creare un contesto umano migliore per tutti». Nel quartiere Coriandoline , le case sono state messe in vendita normalmente, con prezzi però sostenibili, senza speculazioni e con l'appoggio della Regione Emilia Romagna. Alla fine, le famiglie che vi sono andate ad abitare non hanno nulla di eccentrico: alcune hanno figli, altre no; ci sono quelle molto giovani, altre meno; qualcuno è single. Non siamo in presenza di una realtà urbana elitaria, ma di un nucleo di edifici, forse bizzarri per il loro aspetto inconsueto, però ampiamente vivibili per tutti. La parola affettiva ed emotiva che ha guidato e sorretto il team di esperti durante gli anni della ricerca teorica è stata «passione». La pedagogista Malavasi ci tiene molto a sottolinearla e a ripeterla perché «il viaggio verso Coriandoline non è stato sempre fantastico, ma abbiamo sempre creduto che avere una buona idea sia già un inizio brillante...». Il primo atto di coraggio - e oggi sembra davvero eroico, di fronte al desiderio di bacchettare, ammaestrare e incanalare le energie infantili, piegando ogni guizzo libertario con una disciplina autoritaria - è stato quello degli adulti che hanno accettato di farsi prendere per mano dai più piccoli. «È stato un grande esercizio di cittadinanza per tutti, dove i bambini hanno potuto acquisire il diritto al rispetto». Un esercizio di fiducia reciproca di forte impatto simbolico: un quartiere disegnato insieme a chi ci dovrà crescere è un impegno democratico non irrilevante. L'idea vincente è stata quella di una qualità di vita migliore, non impossibile. In mezzo, c'era il deserto italiano della cementificazione selvaggia delle nostre città e la triste cronaca del bambino inascoltato. Due dati che sono stati sconfitti a Correggio, grazie al lavoro congiunto di professionalità differenti che non hanno mai smesso di dialogare. Tredici anni di lavoro vissuti spericolatamente e in controtendenza: un elogio alla lentezza e alla ostinazione del perseguimento dei propri obiettivi, una volta decretato che erano quelli giusti. «L'importante era ascoltare il bambino e le sue proposte evitando di anticiparlo. Bisognava stare in silenzio, senza dare indicazioni...», racconta Malavasi. La vera sfida è stata quindi resistere alla tentazione di avere già in tasca la soluzione e non riprodurre l'espediente della «finzione»: porgere un orecchio al più piccolo sperando che finisca presto di parlare per poter agire liberamente secondo i propri parametri, calpestando tutto il resto. Ma chi ha «battezzato» il quartiere? Il nome Coriandoline non nasce direttamente dalle frasi dei bambini ma si riferisce ai coriandoli carnevaleschi per la loro vivacità e anche perché, quella cascata di colori diversi sono una bella metafora della differenza di culture e esperienze. Le case rispecchiamo ognuna un desiderio infantile: la cosa più richiesta dai bambini era di inserire nelle facciate l'elemento della trasparenza, un modo per stare al ripare e nello stesso tempo partecipare alle attività del mondo esterno. Poi, molti alunni hanno richiesto stanze morbide dentro (gli affetti) e dure fuori, resistenti alle intemperie, ma anche alle possibili invasioni di mostri. Per questo, su alcune villette sono state costruite delle trappole per i cattivi. A rendere più gioioso l'impatto di Coriandoline ci ha pensato un maestro come Emanuele Luzzati (scomparso l'anno scorso), che ha decorato con le sue creature magiche facciate e finestre delle singolari abitazioni.
Non e FANTASTICO??? IO VOGLIO ANDARE AD ABITARE LI...

martedì 4 novembre 2008

CARRELLATA DI SVARIONI....

David Beckham - calciatore Manchester UnitedIn occasione del suo compleanno, il calciatore del Manchester United si presentò ai fotografi con una maglietta raffigurante il criminale nazista Adolf Eichmann, regalatagli da un fan statunitense. Lui, ovviamente, non sapeva neppure chi fosse.
George W. Bush Jr - Presidente USA- Durante un meeting Bush ha effettuato il gesto americano con il pugno chiuso e il pollice eretto verso l'alto che significa "OK", ma il contesto era Manila, ed in estremo Oriente quel gesto corrisponde al medio che esce eretto dal pugno chiuso...
- Durante la campagna elettorale, prima di una conferenza stampa, ignaro che il microfono fosse acceso, si rivolse al suo vice Dick Cheney dicendo: "Ecco Adam Clyner, il più stronzo dei giornalisti del New York Times".- In un’altra occasione, durante un’intervista con la rivista Glamour, a una domanda sui "talebani" fece scena muta, facendo capire di non sapere chi fossero. Aiutato dalla giornalista, esclamò: "Oh, credevo che tu parlassi di un complesso rock! I Talebani dell'Afghanistan, certo! Repressivi!".- Sempre durante la campagna presidenziale, poi, Bush definì 'kosovariani' gli abitanti del Kosovo, scambiò Slovacchia per Slovenia, diede ai greci dei "greciani" (forse ispirato dalla marca di una tintura per capelli per uomo molto conosciuta negli Stati Uniti, la Grecian Formula) e a una rete tv di Boston non seppe dire il nome del presidente della Cecenia e del generale che aveva poco prima preso il potere in Pakistan. - In campagna elettorale Bush era stato messo in difficoltà da altro reporter dimostrando di ignorare chi fosse il presidente pachistano Pervez Musharraf (che avrebbe dovuto incontrare in un incontro ufficiale entro qualche settimana)- "Leonardo di Caprio, chi?" Bush a proposito della star di 'Titanic'- Bush non conosce il telefilm di successo della Hbo 'Sex and The City' (una serie che va in onda anche in Italia su La7) e inventa clamorosamente definendolo «un'inchiesta sull'identità erotica e geografica»
Bush senior ex-presidenteL'opposizione lo faceva giudicare dagli elettori come un aristocratico 'wasp' (white, anglo-saxon, protestant) che viveva lontano dal paese reale. E fu così che la visita a un supermercato della Florida con la campagna elettorale agli sgoccioli gli diede il colpo di grazia. Bush senior mostrò meraviglia davanti agli scanner automatici alle casse e il suo rivale Bill Clinton sfruttò abilmente la gaffe: "Non votatelo: non è uno di noi"

Bill Clinton - ex Presidente USAClinton ha usato un altro segno americano per dire OK, quello fatto con pollice e indice uniti a formare una "O", ma lo ha fatto alla Duma di Mosca, e nei paesi slavi quel gesto significa "Ti faccio un culo grande così"
Corrado - presentatore tvAnni ’50, Radio 1. Corrado Mantoni presenta il programma musicale: "E ora, gentili spettatori, trasmettiamo la Cacata delle Walkirie di R. Wagner. Scusate, volevo dire la Cavalcata...".
Mike Bongiorno - presentatore tv- al Festival di Sanremo del 1964 disse: "Si voteranno stasera altre cinque canzoni. Cinque canzoni ieri sera, cinque canzoni questa sera: fanno appunto dodici". - a Sanremo del 1997 doveva premiare i vincitori, i Jalisse, ma non sapeva chi fossero e impiegò qualche secondo a capire che li aveva accanto a sé.- disse "Malcom 10" (intendeva Malcom X )Enrico Mentana - direttore TG5Anche i conduttori dei telegiornali sono spesso vittime di situazioni imbarazzanti, tra servizi "mandati" in onda ma che non appaiono sul video, parole pronunciate al posto di altre.
Nel marzo 2001, ad esempio, Enrico Mentana aveva appena dato la notizia che uno spot di Infostrada era stato ritirato per ragioni di opportunità (la scena in cui Fiorello accoltella la modella per sbaglio aveva ricevuto numerose critiche). Mandò quindi in onda la pubblicità... e cosa apparve sullo schermo? Proprio quello spot!
Victoria Adams - ex Spice GirlIn Inghilterra, al suo esordio ufficiale da solista, l’ex Spice Girl Victoria Adams si chinò per raccogliere il microfono caduto a terra, mentre la sua voce continuava "magicamente" a fuoriuscire dalle casse. Fino ad allora, nessuno sapeva che la Adams cantava in playback.
Umbro - Az. Vestiti sportiviNell'agosto del 2002 la Umbro ha messo in vendita un nuovo modello di scarpa chiamata Zyklon. Peccato che Zyklon era il nome di un gas letale usato dai nazisti nei campi di sterminio tedeschi
Giovanni Leone - ex presidente Italiaa Pisa a un manipolo di studenti che lo contestavano, disse: "Fetenti, 'a mmuorte vostra!", esibendosi poi nel classico gesto scaramantico delle corna. Il tutto, ovviamente, immortalato dai fotografi presenti.
Cardoso - Presidente BrasileNel giugno 2001 parlando al congresso nazionale boliviano, si è rivolto per tutto il tempo ai boliviani chiamandoli "peruviani", insistendo sui vantaggi che sarebbero derivati al "popolo peruviano" da un accordo da poco firmato.
Anna Falchi - show girl"Caro Pippo sotto la mia gonna succede di tutto..." Ambigua dichiarazione di Anna Falchi al Festival di Sanremo del 1995 riferendosi alla batteria del microfono agganciata alle sue calze e scivolata lungo la coscia fino al ginocchio.
Luca Giurato - presentatore UnoMattina confuse il Corriere della Sera con il "Corriere della Sorca"
Antonella Clerici - presentatrice"Non posso vivere senza cazzo" (voleva dire calcio.. o no?)

lunedì 3 novembre 2008

SCORPACCIATA DI MONTALBANO


Ieri su RAI 1 hanno dato uno degli ultimi episodi della serie Il commissario Montalbano.

Io ho appena finito di leggere il penultimo libro sto leggendo il terzultimo e a breve mi comprerò l'ultimo. Io adoro Camilleri, ho letto quasi tutti i suoi libri, sia quelli con protagonista il famosissimo commissario, sia quelli storici. Ha uno stile di scrittura che mi lascia incantata. Ricordo sempre quando lessi il primo libro di Camilleri " la forma dell'acqua", ci misi mezz'ora per le prime 10 righe... è scritto praticamente in siciliano.... io non sapevo niente di siciliano, rilessi le stesse righe piano piano sino ad afferrarne il senso. Ora dopo tutti i libri che ho letto il siciliano ( quello scritto almeno) lo capisco benissimo, e nei periodi in cui leggo Camilleri, mi sorprendo a pensare in siciliano, parlando con Trattalia, mi viene da dirgli: vuoi babbiare?, oppure con mio fratellino, mi stai scassando i cabasisi, oppure stavo taliando u mari. Insomma mi prende completamente, mi sembra di essere li, mi commuovo, rido a crepapelle delle sciarratine che si fanno Salvo Montalbano con Livia.

Ma cè un neo, Camilleri è diabolico sotto un punto di vista, descrive con dovizia di particolari i pranzi e le cene di Montalbano, descrive persino la sensazione che danno quando scendono in gola, vi giuro che anche se ho appena pranzato, mi viene fame lo stesso quando leggo le pietanze ( pasta con polpa di ricci, polpetti, oppure pomodori caciocavallo, e olive, e poi gli arancini che mi piacciono talmente tanto che ho imparato a farli) insomma è un tormento, ti viene voglia di andare prendere l'aereo e pranzare nel ristorantino in riva al mare dove pranza sempre quel grannissimo cornuto di salvo AHAHAHAHAHAH

domenica 2 novembre 2008

FATEMI TUTTI GLI AUGURI


ragazzi fatemi tutti gli auguri perchè ieri sono stata ammessa alla scuola civica di musica..... il mio insegnante sarà MARCO RAVASIO, se andate su google trovate le sua home page e capirete perchè sono così FELICE !!!!!...... sono troppo contenta.!!!!!